Two Moons Vol 1 Il capestro di ferro

disegni di Valerio Giangiordano

Editore: Saldapress

Data di Pubblicazione: Febbraio 2022

ISBN: 9788869199752

Pagine: 144

Formato: brossurato (con alette) a colori

Dalla copertina ci guardano torvi un nativo americano coperto di cicatrici che sembra uscire direttamente dall’Era Hyboriana e una giovane donna armata di doppietta, una Nicole Kidman di “Cuori ribelli” arrabbiata come la Sigourney Weaver in “Alien”. Dietro troneggiano oscure e primordiali presenze. Dietro ancora spiccano i nomi degli autori “Arcudi-Giangiordano-Crabtree“. “Eccoli i veri <mostri>, Daje!”, pensiamo mentre iniziamo a sfogliare.

Le prime tavole ci fanno subito capire che cosa abbiamo per le mani: è notte e nell’accampamento dell’Unione un’inquietante e indefinibile presenza si aggira fra le tende.  “Weird-western” è la prima cosa che ci viene in mente, mentre sogghigniamo di gusto e ci tuffiamo nella lettura.

Siamo nel pieno della Guerra Civile. “Due Lune” (che dà il titolo al volume) è un giovane di origine Pawnee che combatte sotto la bandiera dell’Unione. Dopo aver scoperto le sue origini sciamaniche, il nostro soldato si troverà ad affrontare orrori ulteriori rispetto a quelli che già porta con sé la guerra. Fra entrambi gli schieramenti contrapposti si celano infatti esseri mostruosi che solamente il giovane sembra poter vedere.

Ma non è il solo protagonista della storia. C’è un altro personaggio centrale: Frances Shaw, un’immigrata irlandese che è un’infermiera nell’ospedale vicino al campo dell’esercito. Lei le presenze mostruose non le può percepire, ma vede (e ci mostra) gli orrori e le mostruosità reali della guerra e degli uomini.

Veniamo agli autori.

La sceneggiatura è di quel mostro di John Arcudi, noto soprattutto come uno dei creatori di “The Mask”, militante per le principali case editrici americane (Aliens, Predator, Lobo, Gen¹³, B.R.P.D.). La poliedricità di Arcudi la ritroviamo tutta in questo volume.

L’ambientazione western e la guerra di secessione ci fanno sentire l’atmosfera dei racconti fantastici e di guerra di Ambrose Bierce, dove l’orrore spesso aveva come teatro il conflitto civile americano. A questo Arcudi mescola elementi di sciamanesimo e tradizione nativo americana e sano “horror action” alla Sam Raimi.

Ai pennelli abbiamo l’altrettanto mostruoso Valerio Giangiordano attivo in Italia e all’estero (Martin Mystère, Savage Avengers, Ghost Rider, Punisher, ecc.). Nelle splendide tavole troviamo condensata la muscolarità e la cineticità del fumetto USA con i chiaroscuri ed il realismo molto europei. Per non farci mancare nulla, nella caratterizzazione dei mostri ci abbiamo trovato profonde influenze nipponiche e, in particolare, quelle del compianto Kentaro Miura.

  • Perché leggerlo: una splendida serie folk-horror firmata da “mostri” della narrativa illustrata, capaci di attingere ai classici di entrambi i generi, sfornando però qualcosa di originale e moderno.
  • Perché non leggerlo: il western è solo lo spunto per una storia prettamente horror; se cercate pistoleri solitari, eroiche cariche sciabola in mano o romantiche cavalcate al tramonto, passate la mano.