Paradise

Storia e disegni: Davide Caporale “Dado”

Editore: Feltrinelli Comics

Data di Pubblicazione: ottobre 2022

ISBN: 9788807551109

Pagine: 112

Formato: brossura, B/N

 

 

 

Anche stavolta iniziamo dalla cover. Il perché lo sapete ma lo ribadiamo: è parte integrante di un’opera creativa… soprattutto di un fumetto.

Ci trasmette potenza, cineticità ma anche sogno e malinconia.

Davide “Dado” Caporali è riuscito a condensare i messaggi del volume in quella semplice (si fa per dire) composizione fatta di scale di rosa e azzurro (e qui ci sta un bel “Daje”).

D’altronde non a caso è definito “fenomeno del fumetto in rete”. Andatevi a vedere i profili social. Qua a noi basta dire che l’abusato termine fenomeno ci sta tutto.

L’interno del volume è un bel bianco e nero che richiama la tradizione italiana ma strizza tutte e due gli occhi a quella orientale.

Perché gli omaggi al Giappone dei manga sono tanti: la caratterizzazione grafica dei personaggi, la dinamicità del tratto e soprattutto le espressioni facciali.

E qui dobbiamo dire che, oltre ad essersi superato stilisticamente, il nostro Dado ne fa il perno su cui ruota tutta la storia.

Perché, dettaglio importante, è una storia muta. I protagonisti praticamente non parlano. Un po’ come in “Gon” di  Masashi Tanaka o in altri eccellenti fumetti europei.

Eh sì. A parte le onomatopee, durante tutto lo scorrere della trama c’è silenzio. Ma non un silenzio che trasmette pace. È qualcosa incombe. Un’assenza di voci che ti dice “qua è successo qualcosa di grosso” e ti fa domandare “ma dove siamo? c’è nessuno? dove sta la gente?”. Perché …

Ah cavoli! La trama! Non vi abbiamo ancora detto di che parla…

Ci troviamo in un mondo post-apocalittico, in cui seguiamo il protagonista che intraprende un viaggio. Attraversa posti desolati, fra lande in cui è la natura che ha ripreso il dominio sull’uomo e rottami di una civiltà che sembra sparita. E ci sono anche azione e combattimenti, degni dei del maestro Toriyama.

Fatevelo bastare perché sennò vi roviniamo tutto. Vi diciamo solo che alla fine, come è successo a noi, direte “Nooo ma wow! Allora era ….” E qualche lacrimuccia scenderà. Perché al di là della splendida grafica e dell’azione, c’è un messaggio molto importante che vi arriverà dritto dritto nelle ultime tavole (non sbirciate!).

  • Perché leggerlo: una bella prova di un autore italiano che mescola influenze occidentali e orientali, per tirare fuori una storia che intrattiene e che alla fine fa riflettere.
  • Perché non leggerlo: se vi piacciono le storie ricche di dialoghi… che ve lo diciamo a fare!