Provincia Bastarda

 

Autore: Giorgio Borroni

Editore: Dark Zone

Data di Pubblicazione: agosto 2022

ISBN: 979-1280077622

Pagine: 440

Formato: brossura / ebook

Anticipiamo subito che per noi Giorgio Borroni è un mito. Come autore e come persona. Abbiamo avuto il privilegio di incontrarlo e intervistarlo durante lo scorso Salone del Libro di Torino ed è stato un colpo di fulmine.

Laurea in Lettere, diploma in Fumetto e diploma di scrittura creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze, ha tradotto e curato capolavori come Frankenstein per Feltrinelli, Dracula per Barbera, La lettera scarlatta per Liberamente. Nel campo della narrativa disegnata, è stato traduttore di Parker, Body Bags, Battlechasers (daje!)  e di manga come The legend of Zelda, Warcraft, Starcraft, Vampire Hunter D. Non si è fatto mancare nemmeno la sceneggiatura di fumetti e l’illustrazione. Aggiungeteci pure che insegna a master universitari e workhsop; recita in film e cortometraggi ed è un grosso amante della musica metal!

Ah, ovviamente scrive per diverse case editrici (Dzone, Dunwich, Les Flaneurs, La Nuova Carne e Catbooks, Sàga) e riviste (come Silicio e Massacro)

Veniamo ora a “Provincia Bastarda”. Si tratta di un bel balenottero che abbiamo divorato rapidamente, vivendo atmosfere del classico horror splatterpunk, calate però nel contesto nostrano. Una sorta di Chainsaw massacre nella Maremma toscana.

La storia si sviluppa su un arco di sedici anni, mostrando – attraverso il sapiente alternarsi dei piani temporali – l’evoluzione del timido e imbranato protagonista Nico.

Dalle prime esperienze e avventure infantili (che porterà con sé per tutta la vita) a quando, come chitarrista di una band, cerca di affermarsi, suonando nei posti più disparati.  Fino a quando, per una serie sfortunata di circostanze si ritrova preda di una famiglia di bifolchi violenti e crudeli che vive nei boschi.

E qua parte l’impennata splatterpunk ovviamente.

Ma attenzione. Non aspettatevi violenza buttata là gratuitamente per puro compiacimento. Sangue e splatter ci sono a gogo (come pure la musica hard), ma condiscono una narrazione in cui l’autore ha dato una grande prova di trasmettere al lettore ansia e paura attraverso l’atmosfera, i luoghi e soprattutto gli assurdi e inquietanti personaggi in cui si imbatte il protagonista.

Da ultimo, Provincia bastarda è anche un romanzo di formazione che mostra come il nostro Nico (impossibile non affezionarsi a lui) riesca ad affrontare non solo gli orrori che si annidano nel bosco, ma anche i fantasmi del suo passato.

Ultimissima nota. Il libro si legge che è un piacere. La scrittura scorre via, trascinandoti dentro la storia e dentro il dramma del protagonista.

  • Perché sì: una lettura coinvolgente che mescola efficacemente il classici dell’horror con la provincia italiana.
  • Perché no: se amate l’horror “a l’acqua di rose”, proseguite verso lo scaffale adatto.