DYLAN DOG COLOR FEST n. 41

Sceneggiatura: Gabriella Contu

Copertina e disegni: Giorgio Pontrelli

Colori: Sergio Algozzino

Editore: Sergio Bonelli Editore

Data di Pubblicazione: 10 maggio 2022

Pagine: 96

Formato: brossurato, 16×21

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il primo impatto all’apertura di quest’albo a colori lascia perplessi. Lo stile grafico è d’impatto: “Ma davvero è un albo Bonelli da edicola?”
E’ stata fatta un’operazione artistica che fa onore alla casa editrice. Come ci ha abituati Dylan Dog bisogna andare oltre le apparenze, quando ti accorgi che l’ambientazione ci riporta alla prima guerra mondiale ti rendi conto che lo stile dei disegni e del colore è una bellissima citazione delle avanguardie artistiche dei primi secoli del ventesimo secolo. A tratti ricorda i dipinti di Matisse e la scelta dei contrasti tonali del colore rendono le vignette delle vere e proprie opere d’arte. Scelta pregevole.

Questo albo non poteva che uscire in questo periodo di guerra e come al solito il parallelo fra storia e attualità, tanto caro agli autori del nostro DYD, si rivela calzante nella sua analisi di ciò che la guerra porta nelle nostre forze e nelle nostre fragilità di esseri umani. La morale viene messa a dura prova e la sceneggiatura ci dà parecchi spunti di riflessione. Da leggere tutto d’un fiato e poi leggerlo di nuovo per soffermarsi sui comportamenti dei vari personaggi che vedono il nemico fuori e dentro di loro.

Perché sì: Un volume unico nel suo genere da avere in due copie, una la incellophanate e la tenete da parte, l’altra la consumate.

Perché no: Se siete abituati a leggere fumetti solo per passare il tempo potreste non gradire, qui si fa sul serio.