Il Peso dell’Assenza

 

Autore: GIanluigi Bodi

Editore: Les Flâneurs Edizioni

Data di Pubblicazione: aprile 2024

EAN : 9791254511664

Pagine: 118

Formato: brossura

Al Salone del Libro di Torino incontriamo Gianluigi Bodi allo stand di Les Flâneurs Edizioni. Gianluigi oltre ad essere uno scrittore e curatore di antologie, ha un bellissimo blog letterario “Senzaudio”. Va da se’ che siamo entrati subito in sintonia e la chiacchierata è stata molto piacevole.

Ma non siamo qui per parlare delle chiacchiere fra blogger. Per farla breve, lo salutiamo con un “daje” e con in mano il suo primo romanzo “Il peso dell’assenza”, con una splendida copertina che gioca sui riflessi e le apparenze.

La curiosità è tanta e, saliti sul treno per tornare a casa, lo prendiamo dallo zaino stracolmo di libri presi al salone. Iniziamo la lettura e … lo divoriamo fra Torino e Bologna.

 

La storia è narrata in prima persona da un uomo di cui non sappiamo e non sapremo il nome. Allo scopo di ritrovare un amore perduto, una donna amata che di punto in bianco sembra averlo lasciato, torna a Venezia, città natale, dove viene ospitato da un amico fraterno e da sua moglie.

Inizia così un viaggio per i ponti e le calli di Venezia. Un viaggio che è anche un percorso a ritroso nei ricordi del protagonista. Tante cose sono cambiate, o forse è la memoria del nostro malinconico girovago che fa cilecca? Tutto è confuso, perché incontra sempre le stesse persone? L’amico, la moglie, un vecchio professore e un misterioso e inquietante clown che sembra conoscere bene lui e la donna perduta.

Gianluigi Bodi, con una scrittura fluente porta il lettore in un malinconico viaggio emotivo. Attraverso gli occhi del protagonista (occhi che non mettono mentalmente a fuoco tutto) riesce a trasmettere la sensazione di smarrimento e la malinconica frustrazione che questo vive.

Come un novello von Aschenbach di Morte a Venezia e un po’ “Anonimo Veneziano” del noto film del ‘70, il protagonista  (e con lui il lettore) si ritrova in una città fatta di una bellezza malinconica e decadente, intraprendendo un viaggio fisico ed emotivo alla ricerca dell’amata e dei propri ricordi.

Più prosegue il viaggio nella memoria e più tutto sembra offuscarsi verso l’oblio. Più il protagonista tenta di ricostruire i ricordi e più gli eventi lo fanno ritornare nel caos, riportandolo al confuso punto di partenza. I ricordi e le certezze si sgretolano, proprio come la città stessa preda di eventi disastrosi, misteriosamente legati alle apparizioni dell’inquietante clown.

E poi la rivelazione finale, che ci ha commosso.   

  • Perché sì: una prosa elegante e coinvolgente, che – oltre a farvi perdere in una Venezia quasi onirica – vi coinvolgerà e commuoverà, facendovi riflettere con eleganza su temi molto delicati.

  • Perché no: maneggiare con cura; è un libro godibile ma che ti smuove dentro; se cercate un semplice relax o un po’ di svago, rimandate la lettura ad un’altra occasione: su Venezia ci sono tante altre opere.