Il re ai confini del mondo

 

Autore: Arthur Phillips

Editore: Fazi Editore

Data di Pubblicazione: aprile 2022

ISBN: 9788893258722

Pagine: 350

Formato: brossura /ebook

 

 

Siamo in Inghilterra, agli inizi del XVII secolo. Il regno di Elisabetta I è agli sgoccioli: la sovrana sta morendo. Il successore è Giacomo VI di Scozia. Figura piena di contraddizioni. Figlio della Cattolica Maria Stuart ma educato come protestante.

Potete immaginare le preoccupazioni alla corte inglese. Elisabetta ancora non si era spenta che già si è sollevato un vespaio di intrighi, cospirazioni e spie per conoscere la vera fede del suo successore. Non per mera curiosità ma per gli equilibri nei giochi di potere che si svolgono a corte.

Queste sono le premesse del romanzo storico di Arthur Phillips, che ci regala una lettura di un periodo su cui pochi hanno scritto (quantomeno dal punto di vista narrativo).

Ma non è prettamente una spy story in costume. L’originalità del romanzo risiede anche e soprattutto nel fatto che la vicenda è narrata con gli occhi di un “alieno”, la cui storia è il fulcro della trama.

Si tratta di Mahmoud Ezzedine, medico musulmano, partito in una missione diplomatica per conto dell’impero ottomano e, a causa di varie vicende e intrighi (anche qui) rimane bloccato in Inghilterra come “dono” del sultano.

Ecco allora che la spy story è solo una delle sfumature delle vicissitudini umane del povero Mahmoud, che vive la sua personale odissea fatta di viaggi in terre e corti stranire, nostalgia per moglie e figlio lontani, curiosità e incomprensioni per le usanze di “un regno lontano, senza sole, primitivo, fradicio di pioggia, pagano, ai lontani e dirupati confini del mondo civilizzato”.

La genialata di Phillips sta tutta qui. Attraverso questo Ulisse ottomano, “bloccato, per opera del destino beffardo o dei fetidi demoni, su un’isola minuscola, umida e tempestosa, a una distanza impossibile da qualunque civiltà, dalla casa, dall’amore: naufrago e reietto allo stesso tempo”, ci mostra tutte le contraddizioni di quel periodo storico (e non solo di quello).

Leggendo siamo portati a domandarci, insieme al nostro Mahmoud arruolato suo malgrado come “spia” al servizio dell’Inghilterra protestante, quanto sia incomprensibile farsi guerra tra cristiani e, in generale per motivi religiosi. Che differenza c’è tra protestanti e cattolici? Come si riconoscono i cattolici? Cosa li rende così terribili? Queste e altre domande si pone il povero medico esiliato.

 

  • Perché sì: un romanzo scorrevole nonostante la dotta e precisa ricostruzione storica; un’occasione per avere una lettura originale di un periodo storico sempre affascinante.
  • Perché no: ci sono spie e intrighi, è vero. Ma se vi aspettate azioni rocambolesche e duelli a colpi di spada, resterete delusi.